lunedì 4 maggio 2009

Monica Dal Maso


Sono Monica Dal Maso, sono una economista, formatrice in comunicazione interculturale ed economia solidale. Formo i volontari in servizio civile e guido adulti e minori in percorsi di cittadinanza attiva e diritti umani.
Sono vice presidente dell’Associazione di Volontariato Vox Popoli (www.voxpopoli.org).
Sono una donna meridionale, fiera della sua identità e appartenenza geografica.
Ho scelto di candidarmi per le prossime amministrative al Comune di Bari, nella lista "Sinistra per Bari".
Chi mi conosce meglio sa quanto abbia sempre fatto politica (in termini di polis) in tutto ciò di cui mi occupo quotidianamente. Ho avvertito la politica “partitica” lontana dalla gente, in seguito ho maturato l’idea che finché non ci si mette in gioco fino in fondo non si può davvero cercare di cambiare il sistema dal suo interno.
Partecipare alla politica sia come elettori che come “eleggibili” è un atto di cittadinanza attiva dovuto.
In questa scelta è stato fondamentale per me pensare a coloro dei quali mi occupo (e pre - occupo) quotidianamente, i più semplici, i minori, i migranti, i rom... per i quali il ritorno della destra al governo della città comporterebbe un violento arresto dei processi di integrazione sociale e di tutela dei diritti umani.
Desidero promuovere la possibilità di avere una città che cresce nella capacità di dialogo tra le differenze (vere risorse umane) e nella tutela e promozione dei diritti socio-economici di tutte/i.
Una città capace di futuro, in cui arrestare la fuga di cervelli e la sfiducia nelle proprie possibilità e promuovere la partecipazione di tutte/i alle scelte politiche, economiche e sociali.
Una città in cui efficienza ed equità coesistano con pari dignità, una città solidale.
Continuerò a fare politica, come ho sempre fatto, con i toni e le modalità che mi appartengono, convinta che se davvero si vuole essere al servizio delle/i cittadine/i il percorso intrapreso e l’obiettivo che si vuole raggiungere devono coincidere con coerenza e fedeltà a se stessi.
Credo che noi donne siamo portatrici di un nuovo modo di interpretare la politica, di essere comunità e renderla feconda, quando ci viene permesso.

Nessun commento:

Posta un commento