mercoledì 3 marzo 2010

HO UN SORRISO ATTACCATO AL GINOCCHIO

Numeri e volti intorno al tema del desiderio

Lunetta Savino, Gianna Mazzini e Giovanna Galletti

sabato 6 marzo alle 18.30 - Teatro Margherita, Bari



Labodif, primo istituto di ricerca specializzato nel leggere la realtà dal punto di vista della differenza di genere, ha realizzato una ricerca fortemente innovativa per conto della Regione Puglia.
La ricerca ha indagato la capacità di desiderare delle donne pugliesi dai 18 ai 60 anni, sia nella dimensione personale che nella dimensione sociale.
Ne sono emersi 4 modi di desiderare identificabili in funzione dell’indice Labodif IES:

LE “SPENTE”
Donne tendenzialmente incapaci di far emergere un desiderio proprio, che si muovono secondo schemi consolidati e vivono in ossequio alle norme del gruppo.
Convinte che il loro destino sia influenzato da fattori esterni che tendenzialmente subiscono e sui quali agiscono in minima parte per dare vita ad aspirazioni, desideri e sogni.

LE “IN STAND BY”
Vorrebbero ‘ma’. Manifestano malcontento senza un orientamento preciso. Il loro stato di disagio non si traduce in azione. Si sentono coinvolte solo se mosse da stimoli esterni. Percepiscono possibile il cambiamento ma ‘altrove’ e non se ne sentono possibili autrici.

LE “INTERMITTENTI”
Curiose, discontinue. Il disagio le spinge all’azione. Desiderano ma hanno bisogno di qualcuno che dica loro che ‘si può’. A volte si scoraggiano di fronte agli ostacoli ma si riaccendono quando qualcuno o qualcosa rianima i loro desideri. Cercano, vorrebbero, e, ogni tanto, riescono.

LE “ACCESE”
Sanno che le cose si cambiano a partire da sé. Agiscono in questa direzione e hanno il potere di trascinare gli altri nel proprio orizzonte. Sentono di poter governare gli eventi e orientare la propria vita. Sono carismatiche e portatrici di nuovo. Credono nella possibilità di cambiare la realtà che le circonda, cioè il mondo.

Norm
almente una ricerca è destinata agli addetti ai lavori e raramente è in grado di parlare anche alle persone di cui si è occupata. Il desiderio che muove questa iniziativa è proprio questo: far arrivare i risultati della ricerca al maggior numero di persone possibile.
Labodif non si limita ad indagare i fenomeni ma desidera modificare la realtà a partire da quei fenomeni. Fondatrici di Labodif sono Giovanna Galletti, economista e Gianna Mazzini, regista, entrambe esponenti del pensiero della differenza.
Con loro l’attrice Lunetta Savino, per raccontare attraverso alcune letture, le “spente”, le “in stand by”, le “intermittenti” e le “accese” e per far cominciare una riflessione sui dati e su come si possa modificare la realtà emersa.
Verrà anche proiettato il film breve (20’) “Ho un sorriso attaccato al ginocchio”, girato per l’occasione da Gianna Mazzini sul tema del desiderio.Luogo scelto il Teatro Margherita, spazio fortemente simbolico all’interno della città: perché è un teatro sventrato, un eterno cantiere fra terra e mare, con una ricchezza e una nudità che lo rendono luogo adatto a rappresentare il desiderio nella sua essenza. Perché il desiderio è l’energia che muove a riempire lo spazio tra dove si è e dove si vorrebbe essere, andare.

L’iniziativa ha ricevuto la collaborazione dell’Associazione Un desiderio in Comune.

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