martedì 12 maggio 2009

Abbiamo desideri…IN COMUNE


Desideriamo che la laicità sia guida per il Governo della città, perché la laicità è presupposto e condizione necessaria all’esercizio dei diritti, della libertà e della convivenza e significa mettere concretamente al centro dell’operato di chi l’amministra le vite ed il benessere di tutte e di tutti .

Vogliamo impegnarci perché nella città che desideriamo tutte le differenze siano un valore e il contrasto delle discriminazioni e la riduzione delle disuguaglianze una priorità. Ci interessa lavorare sui fenomeni delle violenze di genere, dei pregiudizi e stereotipi omofobici ed etnici . Ci interessa farlo, a partire dalle scuole, nell’ottica della prevenzione e dell’educazione alle differenze ed alle relazioni tra i generi, tra la gente e tra le genti.

Vogliamo impegnarci per costruire senso di appartenenza e desiderio di partecipazione, facendo dell’accoglienza e del confronto una pratica ed una cultura comuni.
La semplificazione dell’accesso ai servizi e alle risorse, anche con l’istituzione di un apposito Ufficio, ed insieme la costruzione di percorsi partecipativi di donne e degli uomini nelle scelte strategiche, possono contribuire a costruire relazioni di fiducia e reciprocità con l’Istituzione. Promuoviamo il decentramento di funzioni e risorse alle Circoscrizioni, per operare più efficacemente verso un progetto di spazio pubblico non solo vivibile, ma desiderabile.

Vogliamo impegnarci perché alcuni temi tradizionalmente percepiti a target femminile, come la conciliazione dei tempi e le politiche di welfare, riducano le responsabilità che ricadono sulle famiglie, di fatto sulle donne. Intendiamo così produrre una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, un effettivo sostegno alla co-genitorialità ed in generale il miglioramento della qualità della vita di tutte/tutti.
Ci interessa valorizzare le reti di solidarietà, il terzo settore, l’economia sociale e le realtà associative che, in questa città, operano efficacemente per costruire coesione e favorire inclusione. Per noi sono prioritari il rafforzamento dei centri antiviolenza e l’attivazione all’interno dei servizi di spazi di mediazione, familiare e sociale.

Crediamo che le anziane e gli anziani, le bambine ed i bambini siano le radici e le ali della nostra società. A loro vogliamo dedicare un’attenzione particolare, attraverso l’ampliamento e l’ottimizzazione della rete di servizi e la previsione di spazi e progetti specifici, ma anche promuovendo in modo non episodico occasioni di scambio intergenerazionale.

Vogliamo inoltre occuparci di settori considerati, a torto, neutri , fra i tanti quelli della qualità e sostenibilità urbana, del lavoro e dei modelli di sviluppo o della cultura .
Si tratta di temi che, secondo noi, hanno un impatto diverso sulle donne e sugli uomini. Solo a titolo di esempio ricordiamo il ruolo delle donne migranti che svolgono assistenza domiciliare, spesso in condizioni di invisibilità ed assenza di diritti. Intendiamo sostenere l’emersione dal lavoro nero ed il riconoscimento come figure professionali specializzate, rendendo visibile quella che per noi è in primo luogo una risorsa, la presenza di donne e uomini migranti nel nostro territorio.
Sempre a titolo di esempio a nostro avviso esiste un nesso preciso tra sicurezza, libertà e diritto delle donne a una piena partecipazione alla vita professionale e sociale.. Quindi una città sicura prevede necessariamente che il piano urbanistico e quello dei trasporti siano ripensati in funzione dei bisogni delle donne.
In particolare poi, sentiamo importante che questa città investa in cultura, potenziando le realtà culturali esistenti e favorendo la nascita di nuove proposte.
Una città piena di punti di riferimento culturali differenti è una città accogliente e viva e anche per questo è necessario il censimento delle strutture libere nel territorio per raccogliere le richieste di spazi per il mondo dell’associazionismo e per le varie forme di aggregazioni sociali.
A questo proposito in primo luogo sosteniamo l’impegno delle donne che, in questa città, stanno lavorando da tempo perché a Bari venga realizzata una “Casa delle donne”. Questo luogo, fisico e simbolico, darà visibilità ed impulso alla elaborazione del pensiero e delle pratiche delle donne e costituirà un riferimento per tutto il territorio.

Sentiamo che, proprio in fase di crisi, sia necessario proseguire con coraggio e lungimiranza nella ricerca di risposte differenziate, che tengano conto dell’impatto diverso su donne e su uomini delle scelte e degli investimenti pubblici.

Per questo crediamo sia fondamentale che il Bilancio di Genere costituisca sempre più uno strumento di ripensamento e di orientamento e valutazione delle politiche pubbliche ed una concreta opportunità di contatto e dialogo con cittadine e cittadini.

Perché quando le donne vivono meglio, tutta la città vive meglio.
Parola di donne.

Nessun commento:

Posta un commento